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Archivio mensile:agosto 2020

Omelia di don Giorgio – XXII domenica – Anno A

«Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.» Mt 16,25

Che un uomo che dica di parlare o parli in nome di Dio suona già sorprendente ma anche assurdo e presuntuoso.

Se poi l’uomo di Dio si pone di traverso ai sogni dell’uomo e dell’uomo di potere in particolare, allora viene invitato a farsi da parte ma anche viene fatto tacere con forza fino a eliminarlo. Già un giudice o un giornalista che lottano per la verità vengono fatti fuori. Tanto più chi si presenta in nome di Dio. Anche perché sono molti ormai quelli che in nome di Dio hanno violentato massacrato ucciso.

Stando così le cose il profeta (pro fateor, la bocca, il megafono ) di Dio viene messo in una condizione non facile. Si trova tra due fuochi, Dio e l’uomo.

Che alla fine ne fanno un solitario. E questi rifiutato dagli uomini – che lo evitano come uccello di malaugurio, come profeta di sventura – vuole liberarsi del peso della missione ricevuta.

Marc Chagall (1887-1985) – Il profeta Geremia,
1968, Centro Georges-Pompidou, Parigi

All’inizio non era così. Sembrava un motivo di prestigio e di onore essere scelti da Dio, poi la elezione è divenuta una sorta di maledizione.

Così ha vissuto Geremia. Ha dovuto annunciare l’esilio, la deportazione degli abitanti da Gerusalemme. Si è trovato in un periodo turbolento, non semplice da gestire.

Geremia finirà per denunciare Dio e maledire di essere nato.
Arriva a dire, basta con Dio, non ne voglio più sapere.
Ma non ha pace. Ormai la sua persona è segnata a fuoco dalla missione di Dio, dalla sua chiamata.

A cosa sono dovuti questo contrasto e questa lotta interiore?
Tutti si impegnano per la riuscita, per l’esito positivo.
Ma di quale portata, ma di quale positività?

Cristo sa che l’uomo lotta per la conquista del mondo intero. È cambiato qualcosa da allora?
Oggi la pretesa di un dominio mondiale è dichiarata e inseguita con tutti i mezzi. È sfrontata. A livello politico, a livello economico sociale.
I conflitti esistenti e continui dicono questo con molta chiarezza. Un gruppo minuto di persone possiedono quello che tutti i restanti possiedono insieme.

A questo sogno di conquista neppure il mondo religioso rinuncia, anzi, per il fatto che ‘Dio è con noi’ ci si sente persino sostenuti e favoriti.

Ma Cristo raffredda questo sogno mondano e porta un nuovo sguardo su Dio e il suo coinvolgimento nella storia umana.

Prima di tutto chiede di guardare bene chi sia lui stesso: cosa dite che io sia?

Pietro capta che Cristo ha a che fare con Dio in un modo singolare. E in questo vede giusto.
Quando poi Cristo presenta la propria fine poco gloriosa e quindi fallimentare, Pietro reagisce in modo molto energico. Rappresentando così un modo trionfalistico molto diffuso di concepire il rapporto con Dio,

Accanto alla prospettiva di conquista del mondo e del guadagno Cristo oppone il suo modo di concepire il rapporto con Dio ma anche quello con l’anima, con la vita.

Per Cristo è molto facile il rischio che l’uomo perda la vita. Questo va ben capito.
La nuova traduzione del vangelo rischia di fare credere che Cristo si riferisca alla vita terrena. Non è così.
Cristo sa che chi crede in lui rischia il martirio.

Il vero pericolo è di perdere e rovinare la vita divina, donata da Dio stesso a quanti si affidano a lui.
È un pericolo non così remoto come si può credere.
Cristo sa, dalla tentazione subita, che satana era disposto a dargli il mondo intero se l’avesse adorato.
La conquista del mondo è funzionale ad altro. La propria adorazione.
Raggiungere la gloria. È la vera tentazione che ci assale un po’
sempre, anche la persona religiosa. Per certi versi più questa che altre persone.

Si pensi anche solo ai titoli affibbiati agli ecclesiastici: il superiore, reverendo, molto reverendo, monsignore (ma non troppo…), eccellenza, eminenza … con la smania di voler essere adorati ci si sostituisce a Dio, a quel Dio che in Cristo si presenta come lo sconfitto, come l’umiliato.
Minimo per la morte subita, ma anche per il modo con cui è stato messo a morte.

Morendo Cristo dice di Dio e dice dell’uomo.
Dietro e dentro quella umiliazione c’è un Dio che ama gli uomini; c’è anche la rappresentazione e la presentazione del destino dell’uomo.
Dio è morto per amore; l’uomo di fede si affida a questo amore.
Confida in questo amore di Dio.

Dio ha tanto amato il mondo dell’uomo da dare la vita per esso;
noi abbiamo creduto a Dio e riconosciuto questo amore.
Alla fin fine ognuno di noi è un Geremia e un Pietro.
Sperimentiamo la fatica della testimonianza nei nostri spazi ambienti di vita;
proviamo un senso di fuga davanti alla croce.

Eppure, senti che non puoi fare diversamente, e ti rimetti in pace con il Signore,
come Pietro in un’altra circostanza, gli diciamo: da chi andiamo Signore. Tu solo hai parole di vita eterna.

E come Pietro, non sfuggiamo l’amore, disposti ad affrontare le diverse difficoltà pur di rimanere con lui.

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Pubblicato da su 30 agosto 2020 in Omelie

 

Santa Messa in chiesa a Giogoli domenica 30 agosto ore 10

Santa Messa in chiesa a Giogoli domenica 30 agosto ore 10

Domenica 30 agosto,
la S. Messa sarà in chiesa
sempre alle ore 10.00

Con gli opportuni distanziamenti e gli adesivi dove sedersi siamo riusciti ad arrivare a 65 posti in chiesa (più altri che saranno allestiti nel corridoio)

 


Il foglietto per la S. Messa non verrà stampato, per scaricarlo o visualizzarlo clicca qui 

Rimangono sempre valide le norme da seguire per l’accesso, che trovate cliccando su questo link .
Vi ringraziamo per la comprensione e l’aiuto.

 
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Pubblicato da su 29 agosto 2020 in Celebrazioni, Foglietti Celebrazioni

 

A te che hai 15 anni

A te che hai 15 anni

A te così fragile
vorrei costruire una siepe
d’amore;

a te che sei
così spersa nei tuoi dolci
sogni vorrei dare la luce
della dura pietra del
selciato;

a te che sei
così timorosa vorrei far
giungere l’urlo del mare
ed il sibilo del vento;

per te
che sei così sola vorrei
modulare il canto degli uccelli
ed i colori dei fiori;

a te che
sei così triste vorrei mandare
la gioia del sole e dell’amore
la danza della vita.

’84 ’85 don Giorgio

 
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Pubblicato da su 25 agosto 2020 in Poesie

 

Dove il discrimine delle acque

Dove il discrimine delle acque

del tempo e quelle dell’Oceano

infinito, sciabordare continuo.
Galleggiano gli ultimi avanzi

delle ore indecise tra le due rive
lento abituarsi a maree diverse

a ritmi altri  del respiro, lento

adattarsi degli occhi alla luce

nuova abbagliante.
segreta la ritrosia a abbandonare

i sugheri amati i ristretti porti

del cuore con le sue gomene

le colorate chiglie e quello

sventolio della bandiere

e delle vele ripiene di vento

a scivolare nel blu acquatico

dove delfini saltano in tuffo

festanti ebbri dell’Alto mare

Se un nuovo mare,

quello di prima sparirà?

quali le onde dentro quali rive,
Indeciso il cuore galleggia

là dove le correnti si incontrano

per l’ultimo sguardo avanti l’imbarco..

 
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Pubblicato da su 25 agosto 2020 in Poesie

 

Liturgia in chiesa a Giogoli domenica 23 agosto ore 10

Liturgia in chiesa a Giogoli domenica 23 agosto ore 10

Domenica 23 agosto alle ore 10.00 in chiesa non ci sarà la S. Messa ma un un momento di preghiera, la liturgia della parola con distribuzione dell’Eucaristia.

Il foglietto per la liturgia non verrà stampato, per scaricarlo o visualizzarlo clicca qui

 
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Pubblicato da su 21 agosto 2020 in Celebrazioni

 

Liturgia in chiesa a Giogoli domenica 16 agosto ore 10

Liturgia in chiesa a Giogoli domenica 16 agosto ore 10

Domenica 16 agosto alle ore 10.00 in chiesa non ci sarà la S. Messa ma un un momento di preghiera, la liturgia della parola con distribuzione dell’Eucaristia.

Il foglietto per la liturgia non verrà stampato, per scaricarlo o visualizzarlo clicca qui 

Sabato 15 agosto (Solennità dell’Assunzione di Maria) purtroppo non sarà possibile effettuare la celebrazione a Giogoli.

 
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Pubblicato da su 13 agosto 2020 in Celebrazioni

 

Il cielo che vediamo a distanza

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Il cielo che vediamo a distanza

di chilometri è lo stesso?

vedete anche voi le nubi

mettersi attorno al cerchio

azzurro come cori angelici

attorno al divino, festanti

di serrarsi danzando

col vento che le spinge

vedete anche voi

le quattro rondini

che  a due a due

svettano fin dentro

l’azzurro che le attira

e riempiono lo spazio

di trilli festosi

prima di lasciarsi

cadere nel vuoto

per poi risalire

impazzite

vedete anche voi

le foglie alte dei pioppi

mimare il cerchio delle nubi

roteando nel fruscio

tra vento e striscio

inchino e aspirazione

a salire in quota

o è l’ansia di questi

giorni fermi in poco

spazio a sognare

l’involo verso alte

sfere prendendo

quota salendo salendo

verso l’azzurro

verso il cielo aperto…

Don Giorgio
 
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Pubblicato da su 10 agosto 2020 in Poesie

 

Celebrazione in chiesa a Giogoli domenica 9 agosto ore 10

Celebrazione in chiesa a Giogoli domenica 9 agosto ore 10

Domenica 9 agosto alle ore 10.00 in chiesa non ci sarà la S. Messa ma un un momento di preghiera, la liturgia della parola con distribuzione dell’Eucaristia.

Dopo la liturgia della parola inizieremo la raccolta per l’associazione di Padre Damiano in Libano in modo da aiutare immediatamente questa popolazione così provata.

Il foglietto per la celebrazione non verrà stampato, per scaricarlo o visualizzarlo clicca qui 

Per le norme attuali la chiesa può ospitare al massimo 40 fedeli.

Rimangono sempre valide le norme da seguire per l’accesso, che trovate cliccando su questo link .
Vi ringraziamo per la comprensione e l’aiuto.

 
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Pubblicato da su 8 agosto 2020 in Celebrazioni

 

Aiutiamo il Libano e padre Damiano

[5/8, 10:35] riceviamo da P. Damiano Puccini, che ben conosciamo:
“La nostra missione è a 17 chilometri dall’inizio di Beirout e a 20 dal luogo dell’attentato. Lì in strada c’è tanta disperazione per i morti, le distruzioni e i danni alle persone. Tre ospedali sono distrutti. Il porto è distrutto. C’è la nube tossica e tanta miseria che aumenta. Stiamo preparando sacchetti di farina e legumi da distribuire.
Sono passato stamattina alle 6 con il pulmino dall’autostrada fino all’incrocio di ingresso del porto ed era desolante vedere le gru dei conteiner a terra e la gente disperata per i feriti e morti per lo scoppio dei vetri e anche per saracinesche sfondate.
Se potete inviare aiuti sono sempre preziosissimi.”

Dopo la drammatica esplosione, oltre alle centinaia di morti e feriti, si stimano almeno 300.000 sfollati

Per testimonianze in Italia tel 333/5473721. pdamianolibano@gmail.com;

Per inviare offerte: Bonifico intestato al conto:  Oui pour la Vie, presso Unicredit a Cascina (PI). Indirizzo: Rue Mar Elias,35 Damour Lebanon.BIC-Swift: UNCRITM1G05 IBAN: IT94Q0200870951000105404518;

dopo invio dell’offerta scrivere il proprio indirizzo e telefono a info@ouipourlavielb.com per poter confermare il ricevimento dell’offerta.

L’esplosione aggiunge devastazione a un paese già in profonda crisi. Poco tempo fa p. Damiano ci scriveva:

“Il Paese dei Cedri sta vivendo la peggior crisi economica degli ultimi decenni. La lira libanese ha perso oltre l’85% del suo valore, provocando grande confusione sul potere d’acquisto dei cittadini. I prezzi delle merci sono saliti alle stelle, moltiplicati almeno per quattro volte, poiche’ il Libano importa quasi tutto. Una bottiglia di conserva di pomodori costa quasi 80.000 lire libanesi al posto delle 15000 di qualche mese fa.
La nostra associazione “Oui pour la Vie” cerca di fare tutto il possibile per andare incontro alle crescenti richieste di aiuto di famiglie che prima stavano bene.
Circa mezzo milione di bambini rischiano la fame già prima della fine di quest’anno, secondo Save the children. Vi sono infatti 910.000 persone libanesi, siriani, palestinesi nella zona di Beirut, a 17 chilometri dalla nostra sede di Damour, che non sono più in grado di soddisfare le esigenze primarie.  Con la carenza di carburante, i blackout elettrici sono continui.
La nostra cucina ha ridotto la fornitura regolare di pasti per i bisognosi di tutte  le appartenenze e provenienze. Ci sentiamo vicini ai nostri sostenitori in Italia per le difficolta’ che affrontano, determinate dall’emergenza del Corona Virus.
Si chiedono sempre a tutti aiuti e pubblicita’ per il cibo e le medicine.
Uno dei nostri collaboratori che trascorre tutto il suo tempo, anche di notte, a soccorrere i poveri procurando loro del cibo, ad accompagnarli nelle cliniche ospedaliere pagando le prestazioni sanitarie con i soldi chiesti ad amici e parenti. Recentemente ha ricevuto in eredita’, 20.000 dollari dopo la morte di una zia. Anche se lui non possiede un’automobile, ha deciso, vista la grave emergenza del paese, di utilizzare questa somma per aiutare i piu’ bisognosi.
La famiglia Ammar e Adel, ha 3 bambini Layale, Lara e Amer. Layale e’ trisomica, ma e’ sempre piena di gioia. La famiglia ha perduto un bambino prima di Amer. Vivevano in una casa della quale la meta’ era una tenda, ma adesso si sono trasferiti in una casa in argilla. La madre ha detto per loro sara’ molto difficile in quanto l’affitto e’ raddoppiato in questo tempo di crisi, ma era necessario fare questo passaggio, in quanto almeno questa nuova casa non fa entrare l’acqua. Lei e’ sicura che Dio le donera’ quello di cui ha bisogno”

 
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Pubblicato da su 7 agosto 2020 in Generico

 
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Nozze a Giogoli

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Pubblicato da su 2 agosto 2020 in Sposi