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Archivio mensile:ottobre 2019

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Non ho risposte

non ho risposte amico

don Giorgio

 
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Pubblicato da su 30 ottobre 2019 in Poesie

 

Orari Celebrazioni Ognissanti 2019

Venerdì 1° novembre 2019,ognissanti
festa di Ognissanti, l’orario delle celebrazioni sarà il seguente:

Ore 11.00 S. Messa

Ore 15.00 S. Messa e Commemorazione dei defunti

Alle ore 17.00 non sarà celebrata la S. Messa

 
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Pubblicato da su 29 ottobre 2019 in Celebrazioni

 

Visita pastorale – aggiornamento

La Pieve di S. Alessandro a Giogoli accoglie con gioia la

Visita Pastorale del nostro Arcivescovo Cardinale
S.E. Giuseppe Betori

  • Martedì 29 ottobre 2019
    Ore 21.00 – Consiglio Pastorale allargato a tutti i catechisti

  • Domenica 3 Novembre 2019
    Ore 11.00 – Santa Messa presieduta dal nostro Arcivescovo Giuseppe
    Ore 12.30 – Pranzo comunitario (prenotazione obbligatoria presso la chiesa)

    Ore 15.30 – Festa della luce e pesca del Santo (giochi, canti e merenda condivisa)

Tutta la comunità è invitata a partecipare a questo incontro
con il nostro Vescovo come momento di vita della chiesa.

 
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Pubblicato da su 29 ottobre 2019 in Celebrazioni

 

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Lettera di don Giorgio

Esiste la realtà della visita pastorale. Una usanza molto antica nella Chiesa, anche se non in questa forma.

Ogni Vescovo-pastore è chiamato a conoscere il suo gregge, in un rapporto di familiarità e di autentica paternità. Lo ricordava già San Pietro e a suo modo Paolo (a Tito e a Timoteo).

La visita può finire per diventare una delle tante forme che hanno il volto della pura burocrazia e dell’interesse economico. Anche perché il Vescovo viene una volta, poi è difficile che si mantengano i contatti tra lui e il popolo di Dio. Così c’è il rischio che prevalga appunto l’aspetto burocratico ed economico.

Ma può divenire un’occasione di riscoperta e di presa di coscienza della realtà della vita ecclesiale.

Siamo in un periodo in cui, nonostante tutto, non è il territorio in quanto tale che determina e decide la vita della chiesa. È più funzionale, ma non è il cuore della Chiesa. Ho detto spesso in questi anni, davanti a vescovi e sacerdoti: io ho sotto casa mia un panificio, ma vado a comprare il pane in un altro forno.

La chiesa resta sempre e in primo piano – come hanno richiamato più volte papa Ratzinger e papa Francesco – un incontro di e tra persone: Cristo prima e gli altri poi.

Ma la logica è la stessa. Venite e vedete, e quel giorno rimasero con lui.

Viene e vedi, e si ritrovarono insieme.

Così è accaduto a Giogoli: ognuno è sacramento di incontro per l’altro e con l’altro. L’occasione che ci ha messo insieme è la più diversa. Poi si arriva alla motivazione vera. Sempre sorpresi e grati.

Ivan, un grande nostro amico, ripeteva guardando la statua del Sacro Cuore: quel Cristo lì mi ha flashato; il vangelo cammina sulle nostre gambe. Con la scusa dell’acqua la Samaritana ha incontrato Cristo, torna in paese e dice agli altri abitanti: venite a vedere. Che non sia lui il Cristo? L’atteso? E quella volta è Cristo che è rimasto in paese tra la gente.

È in questo modo che si forma ogni chiesa comunità. Questa sa di non essere tutto. È momento e luogo di esperienza.  Sa che esiste LA CHIESA, quella che Dio ha voluto mediante lo Spirito Santo in e con Cristo, e lui con Maria e gli Apostoli, e così via. L’incontro col Vescovo è occasione per noi di percepirci parte della grande Chiesa di Dio e per il Vescovo di riconoscere la Chiesa in e fra di noi.

Ma è anche l’occasione in cui noi di casa raccontiamo a quelli di famiglia la nostra vita. Non è cosa formale, ma è la gioia semplice di comunicare al Vescovo il nostro vissuto. Come gesto di comunione, aspettando indicazioni e suggerimenti eventuali. Ma anche fieri di poter suggerire qualcosa a lui.

Non siamo chiamati a fare una “passerella” di ostentazione, ma a vivere un vero scambio di conoscenza raccontando la nostra esperienza di vita di fede e di amicizia cristiana. Nella sua varietà, aperta a fare spazio ad altre persone. Con tutti i limiti, gli screzi, le rotture e le tensioni inevitabili in una vita di famiglia. Ma anche con il tanto di bello e gioioso che il Signore ci ha donato. E ne siamo grati e fieri.  Quindi siamo chiamati a un gesto familiare, di famiglie in famiglia.  Famiglia di Dio e famiglia di uomini.

Che non ignorano le altre famiglie e la grande famiglia della CHIESA, che ha in Maria la sua figura prima e luminosa, per fede e per obbedienza piena di amore. Può diventare un ritrovarsi per ripartire. E anche un donare al Vescovo l’occasione di conoscere la sua famiglia con la tensione a vivere insieme nella fede e nell’amore effettivo.

In tutta umiltà. In sincerità di preghiera. Nella gioia dello Spirito. 

Don Giorgio

 

 
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Pubblicato da su 25 ottobre 2019 in Celebrazioni

 

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Visita pastorale

La Pieve di S. Alessandro a Giogoli accoglie con gioia la

Visita Pastorale del nostro Arcivescovo Cardinale
S.E. Giuseppe Betori

  • Martedì 29 ottobre 2019
    Ore 21.00 – Consiglio Pastorale allargato a tutti i catechisti

  • Domenica 3 Novembre 2019
    Ore 11.00 – Santa Messa presieduta dal nostro Arcivescovo Giuseppe
    Ore 12.30 – Pranzo comunitario (prenotazione obbligatoria presso la chiesa)
    Ore 15.30 – Festa della luce e pesca del Santo (giochi, canti e merenda condivisa)

Tutta la comunità è invitata a partecipare a questo incontro
con il nostro Vescovo come momento di vita della chiesa.

 
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Pubblicato da su 23 ottobre 2019 in Celebrazioni

 

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Rievocazione

Là sul binario stranamente
vuoto a salutarci per una partenza

Aleppo prima e dopo

Aleppo prima e dopo la guerra

senza sapere il ritorno,
la corsia della notte
percorsa dai vostri primi
passi pellegrini, in povertà
e speranza a farvi lievito
nascosto dentro la farina
di gente con sapore altro
dal nostro abituale
altro il sapore del cibo
altra la lingua e i suoni altro fiume e porto,
campanili e molti minareti
richiami del muezzin,
corona con più grani
del nostro rosario mariano,
incessante invocazione

dei novantanove nomi
dell’assoluto, senza sosta

decisi alla povertà del dono
di sé, lontani da ogni paludamento
e regio palazzo, casa e stile feriale
della vita, prendendo con mani
grate pane e cibo offerti
come a consacrare ogni
pane e vino, il the preso
nello scantinato del calzolaio,

spersi nei confusi e chiassosi
suk dei mercati arabi
con gli immancabili sapori
delle spezie più diverse

solo i nostri passi quella notte
della partenza, un esserci
vicini nel distacco
dopo, molto dopo Istanbul
a brillare nella sua neve
appoggiata sui tetti,  il suo Corno
d’Oro che la taglia in due,
il sapore del the, il kebab,
la salsa di yogurt, il traffico
caotico delle strade,
il battello a scorrere squarci
di sogno tra antico e recente

dopo, molto dopo anche
l’isolato monastero di Marmousa
nel deserto siriano, il pasto
sotto la tenda nera, il tappeto
della chiesa antica tra canto
cristiano e lettura coranica
nelle volute dell’incenso
che altalenando unifica
ed eleva un’unica preghiera,
il gelo della notte,
il puzzo del petrolio grezzo
la capra che partorisce
tra le mani del pastore
l’affaccio sul deserto
pura vastità smarrito
ogni riferimento

la sosta ad Aleppo la grigia
oggi fatta cumulo
di rovine da guerre
senza senso, a distruggere
l’appena avviata
ricostruzione di vita e cultura
gli innumerevoli siti
cristiani, la remota parola
aramaica tra popolazione
sperse tra monti e sassi
tra il vento e i raggi di sole,
la melodia antica tra ruderi
disseminati tra panni stesi
e le capre che tengono
pulito il campo…
la nostra messa tra ruderi
a consacrare tempo e vita

poi ancora guerre fratricide
aizzate da un potere insaziato,
la lotta sfrenata senza tregua
contro i curdi, gli uccisi
nel silenzio complice
ai confini tra terre ghiacciate,
l’insistito ritorno all’arabo
lingua sacra del Corano
e della vita araba – Mustafa
Kemal Atatürk la sapeva
lunga nell’imporre i caratteri
latini occidentali –

impossibile quella sera sapere;
ma resta nella memoria
come una cappella a custodire
orazione e ricordo, come
quella di casa con l’immagine
del Cristo in una foto delle chiese
rupestri della Cappadocia,
altro non era permesso,
con un po’ di pane senza
lievito ad accertare una presenza
silenziosa, ma intima e forte
per chi si siede e in silenzio
guarda ammira abbracciati.

(don Giorgio)

 
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Pubblicato da su 16 ottobre 2019 in Poesie

 

Sinodo sull’Amazzonia

Amazzonia in fiamme

Abbiamo un papa semplice e forte, con un cuore grande e uno sguardo ampio.
Seguiamo in questi giorni il Sinodo sull’Amazzonia, ci riguarda tutti.
Anche i popoli dell’Amazzonia sono i nostri vicini di casa, quello che accade lì è emblema di quello che il mondo sta vivendo, ci obbliga a uscire dal nostro provincialismo.

don Giorgio

 

Per seguire il Sinodo: il sito del giornale Avvenire contiene già diversi articoli; gli altri media della Conferenza episcopale, da Radio InBlu all’agenzia Sir fino a Tv2000, daranno spazio con interviste e servizi a quelli che saranno i temi al centro dell’assemblea dei vescovi. Anche Vatican News offrirà copertura dell’evento sinodale, attraverso video e articoli.

Si possono poi trovare notizie su diverse testate missionarie, ad esempio Nigrizia, che da tempo segue il cammino di preparazione

 
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Pubblicato da su 7 ottobre 2019 in Generico

 

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Improvvisazione… di un drone!

Improvvisazione

 

 
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Pubblicato da su 7 ottobre 2019 in Poesie

 

Francesco in Paradiso

Lettura e commento del Canto XI del Paradiso di Dante

con la partecipazione del Coro della Parrocchia di Giogoli
e del Coro della Cattedrale dl Pistoia

Sabato 12 Ottobre 2019 ore 21.00
Apericena ore 19.30

Info e prenotazioni (entro il 10 ott.):
393 053 5001 – 339 232 2393

Scarica la locandina (304 KB)

 
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Pubblicato da su 5 ottobre 2019 in Altre attività

 

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Lasciami ancora al sole

Lasciami ancora al sole

 
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Pubblicato da su 4 ottobre 2019 in Poesie